Posted by on Mar 8, 2020 in News | 0 comments

día internacional de la mujer
international women’s day

per festeggiare la giornata internazionale dei diritti della donna abbiamo chiesto alle nostre insegnanti di scrivere in lingua un breve ritratto di donne speciali

 

 

8 marzo-01

LIDIA HUAYLLAS por Maria Luisa
È un’alpinista boliviana, fondatrice delle Cholitas Escaladoras, un gruppo di donne scalatrici, che dal 2015, indossando i loro vestiti tipici, scalano diverse montagne dell’Americalatina. Diventate simbolo della lotta per la visibilità e uguaglianza delle indigene, sono state le prime donne che nel 2019 hanno scalato l’Aconcagua (6.960, 8 mt), in Mendoza (Argentina), la cima più alta dell’emisfero occidentale. Queste donne lavoravano come cuoche nei campi base dei turisti o come sherpa trasportando l’attrezzatura degli alpinisti. La curiosità le ha spinte a scalare i loro sogni e superare i pregiudizi.
Fonte: https://elpais.com/elpais/2019/03/22/planeta_futuro/1553277982_341963.html

8 marzo-02
AMELIA EARHART by Michela
Amelia Earhart non ebbe paura di superare ostacoli e barriere dell’epoca. Nel 1928 fu la prima donna a viaggiare come passeggera sull’Oceano Atlantico. In seguito, nel 1932, divenne la prima donna in grado di pilotare un aereo attraversando tale oceano. Dato che non vi erano molte donne pilota ai tempi, le sue azioni ispirarono altre donne nel voler realizzare i loro sogni. Ciò fu particolarmente importante perché allora vi erano poche possibilità per le donne di fare carriera in determinati settori prettamente maschili. Amelia ha dunque ispirato generazioni e generazioni di donne nel fare cose mai fatte prima dalle donne stesse, spronandole a prendere il controllo delle loro vite ed a cambiarle, facendo ciò che veramente amano.
Fonte: http://www.americaslibrary.gov/aa/earhart/aa_earhart_subj.html

8 marzo-03
MARY SHELLEY by Sofia
Mary Shelley è stata una scrittrice inglese. È famosa per il suo romanzo Frankenstein, o il nuovo Prometeo. Il romanzo racconta di uno scienziato, il Dottor Frankenstein, che vuole creare una forma di vita artificiale unendo varie membra di corpi umani, la creatura a cui dona la vita si rivela tuttavia essere un mostro e gli sfugge di mano. Il romanzo venne pubblicato in forma anonima nel 1818. Inizialmente la critica si oppose al libro, considerato privo di morale. Nonostante ciò divenne presto un best-seller e Mary dovette combattere strenuamente per ottenere il riconoscimento della sua opera.La maggior parte della case editrici non credeva che fosse stata lei a scrivere il romanzo: come poteva una donna essere in grado di scrivere di scienza, etica e filosofia?! E dunque lo attribuivano al marito. Solo con la seconda edizione riuscì a vedere il suo nome stampato in copertina. Grazie alla sua fama, Mary divenne una figura importantissima per le sue colleghe donne, provando che l’immaginazione e il genio letterario non hanno sesso, un’idea all’epoca rivoluzionaria! “Attenti! Siccome non ho paura, posso fare qualsiasi cosa!”
Fonte: http://bossy.it/mary-shelley.html

8 marzo-04
EMILY DICKINSON by Alessandra
L’iconica immagine di Dickinson, seduta ad un tavolo con un libro, ha contribuito a stabilire la sua reputazione di scrittrice insoddisfatta e reclusa. Questa immagine si tinge di tristezza perché guardandola sappiamo che il suo intelletto e talento impetuoso rimarranno un segreto fino a molto dopo la sua morte. Per chi scopre la sua opera, le poesie di Dickinson possono sembrare oscure ma la sua scrittura in realtà mantiene sempre una pungente carica di humour anche quando esplora i temi più cupi. In effetti l’idea che Dickinson si concentri prettamente sugli aspetti malinconici della vita è quantomeno fuorviante poiché l’abilità della poetessa è proprio quella di tessere una trama con tutto lo spettro delle emozioni umane. Le sue poesie si collocano in quello spazio sospeso, inafferrabile dove il sentimento non può essere espresso facilmente o con semplicità. La sua opera è stata riscoperta e rivendicata come parte del movimento femminista ma, sebbene necessaria, l’analisi femminista della vita di Dickinson ha anche portato alla categorizzazione del suo lavoro come mera e unidimensionale “scrittura femminista”. Ovviamente lei rappresenta un esempio eccezionale di talento e verve femminile per aver scelto di vivere secondo le proprie regole nonostante le opinioni altrui – ma il suo lavoro è complesso e a tratti contraddittorio e dunque non facile da categorizzare. Dunque, oltre all’etichetta di “eroina femminista”, potremmo aggiungerle anche quella di “innovatrice della forma poetica” e “corteggiatrice dell’idiosincrasia”.
Fonte: https://www.theskinny.co.uk/books/features/emily-dickinson-more-than-a-feminist-hero